Cristo Velato e Cappella Sansevero


Il Cristo Velato è uno dei capolavori assoluti dell’arte barocca a Napoli. Realizzato da Giuseppe Sanmartino nel 1753, raffigura il corpo di Cristo disteso sotto un velo di marmo trasparente. Il velo, scolpito da un unico blocco, sembra fatto di vero tessuto: la sua trasparenza lascia intravedere il corpo del Cristo con le sue ferite.
Posizione: Via Francesco de Sanctis, 19/21, 80134 Napoli
Orari: Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. Chiuso il martedì.
Durata della visita: Da un'ora a due ore
Prezzo: biglietto ordinario: € 12. Ridotto € 5. Gratis sotto i 9 anni. Audioguida opzionale: €3,50.
Prenotazioni: obbligatorie online, con fascia oraria riservata. Tolleranza: +15 min.
Come arrivare: Bus 151, tram 1, Metro Linea 1 (fermate Università o Dante), Metro Linea 2 (fermata Cavour), Filobus 202 o bus R2
Regole: divieto assoluto di fare foto e video, passeggini non ammessi
Sintesi delle recensioni
Sintesi delle recensioni
Il Cristo Velato viene definito “indimenticabile” e “la scultura più emozionante mai vista”. Molti parlano di un’esperienza che lascia senza parole e commuove fino alle lacrime. I visitatori apprezzano anche le altre meraviglie della Cappella Sansevero.
Punti di forza:
Organizzazione generale: tempi di ingresso rispettati, personale cortese.
Capolavoro assoluto: il Cristo Velato viene definito un’opera che lascia senza parole, spesso “la più bella scultura mai vista”.
Altre opere della cappella: Pudicizia, Disinganno e Macchine Anatomiche sono spesso citate come ulteriori highlight.
Audioguida: la qualità dell'audioguida, disponibile in italiano (anche per ipovedenti), inglese, spagnolo e tedesco, nella versione sia per adulti che per bambini trai 6 e i 12 anni
Le altre opere: la bellezza delle altre opere presenti nella Cappella Sansevero
Accessibilità: l'accessibilità della navata, dove si trova il Cristo Velato, e della sacrestia in sedia a rotelle e la disponibilità di un percorso di visita per ipovedenti
Atmosfera: l'atmosfera speciale del luogo, con un clima misterioso ed esoterico
Punti di debolezza:Divieto di foto: l'impossibilità di fare foto e video, percepita come frustrante da alcuni visitatori
Troppa folla: alcuni visitatori lamentano spazi affollati nelle ore di punta, poco tempo per contemplare la statua.
Accessibilità della Cavea Sotterranea: le persone che usano una carrozzina non possono visitare le Macchine Anatomiche, a causa della presenza di una scala a chiocciola ottocentesca
Il prezzo: percepito da qualcuno come eccessivo
Segnaletica e orientamento: poche recensioni notano che la cappella è difficile da trovare senza GPS
La storia del Cristo Velato
La storia del Cristo Velato
L'opera nacque su commissione di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, nobile, letterato e mecenate del diciottesimo secolo.
La statua raffigura il corpo del Cristo morto coperto da un sudario trasparente, realizzati a partire da un unico blocco di marmo. La presenza del velo marmoreo, caratterizzato da un drappeggio estremamente realistico tanto da sembrare un velo trasparente, rappresenta probabilmente la peculiarità più sorprendente del Cristo Velato di Napoli, che ha reso celebre quest'opera in tutto il mondo. Sotto il velo di marmo si ammirano particolari altrettanto realistici come la vena gonfia sulla fronte o le mani e le caviglie trafitte dai chiodi.
La fama di alchimista del principe di Sansevero, insieme alla mirabile bellezza del Cristo Velato, ha, nei secoli, alimentato la leggenda secondo la quale il sudario sarebbe stato ottenuto da un misterioso processo di “marmorizzazione” di un autentico velo di stoffa. In realtà, il Cristo Velato di Napoli è un capolavoro dell'arte barocca realizzato interamente in marmo, a partire da un unico blocco di pietra.
Il Cristo Velato non è soltanto un prodigio tecnico, ma anche un concentrato di simbolismi. Il velo marmoreo, che sembra trasparente come tessuto, è stato letto come metafora della verità che si intravede ma non si afferra pienamente, un confine sottile tra umano e divino. Allo stesso modo gli strumenti della Passione deposti ai piedi del Cristo – la corona di spine, le tenaglie, le corde – amplificano il dolore e insieme suggeriscono redenzione.
Molti collegano quest’opera anche alla figura del Principe Raimondo di Sangro, massone e alchimista, che concepì la Cappella come un percorso iniziatico. Per i visitatori, camminare fino alla statua significa attraversare un “rito di conoscenza”, culminante nell’incontro con il mistero supremo della morte e della resurrezione.
Antonio Canova dichiarò che avrebbe rinunciato a dieci anni della sua vita pur di esserne l’autore.
Il velo è insieme simbolo di purezza, dolore e redenzione: un confine sottile tra umano e divino che commuove i visitatori da oltre due secoli.
La Cappella Sansevero
La Cappella Sansevero
La statua si trova al centro della navata della Cappella Sansevero di Napoli, che fu interamente ripensata dal Principe Raimondo di Sangro nel XVIII secolo: non un semplice mausoleo familiare, ma un progetto iconografico unitario, concepito come percorso di conoscenza. Le statue delle Virtù, tra cui la celebre Pudicizia di Corradini e il Disinganno di Queirolo, non sono solo capolavori barocchi: rappresentano tappe simboliche, dal dolore della perdita alla liberazione dal peccato.
Oltre al Cristo Velato, la Cappella custodisce altre opere straordinarie:
La Pudicizia di Antonio Corradini
Il Disinganno di Francesco Queirolo
Il pavimento originale in terracotta napoletana (oggi solo in parte conservato)
Le enigmatiche Macchine Anatomiche, custodite nel sotterraneo, continuano a lasciare i visitatori sospesi tra scienza e leggenda: si tratta di due scheletri con l’intero apparato circolatorio riprodotto con una precisione che ancora oggi sorprende e inquieta.
Secondo la tradizione, le Macchine furono realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno, utilizzando un procedimento, frutto di un processo alchemico, tutt'oggi non completamente chiarito e attorno al quale ruota un alone di mistero. Una leggenda, rivelatasi poi del tutto infondata, sosteneva addirittura che il modello fedele del sistema circolatorio fosse stato ottenuto iniettando un particolare liquido nelle vene dei “modelli” ancora vivi.
Simboli e Misteri della Cappella Sansevero
La Cappella è spesso interpretata come un tempio iniziatico. Il pavimento originario, un intricato labirinto oggi scomparso, alludeva al cammino dell’iniziato verso la conoscenza. La Pudicizia, dedicata alla madre del Principe, richiama la dea egizia Iside velata, simbolo di sapienza e fertilità. Il Disinganno, invece, rappresenta un uomo che si libera dalla rete del peccato, aiutato dalla luce della fede. Tutti questi elementi riflettono l’universo massonico e alchemico che permeava la visione di Raimondo di Sangro.
Visitare il Cristo Velato di Napoli
Visitare il Cristo Velato di Napoli
La Cappella è aperta dal mercoledì al lunedì dalle 9:00 alle 19:00 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura), ed è chiusa il martedì.
I biglietti devono essere acquistati online in anticipo, scegliendo una fascia oraria precisa: è possibile entrare fino a 15 minuti dopo l’orario indicato sul ticket.
All’interno si applica un regolamento rigoroso: non è consentito fotografare o filmare, parlare ad alta voce o introdurre passeggini. Sono invece disponibili un bookshop, connessione Wi-Fi gratuita e audioguide multilingue.
La navata e la sacrestia sono accessibili in sedia a rotelle, mentre il sotterraneo con le Macchine Anatomiche non lo è.Gli orari migliori per la visita del Cristo Velato sono, di norma, il mattino presto o la fascia tra le 12 e le 14, quando molti visitatori sono a pranzo.
Orari | Dal mercoledì al lunedì 9:00–19:00 (ultimo ingresso 18:30). Chiuso il martedì |
Biglietti | Intero: €12 Ridotto (10–25 anni, studenti): €5 Bambini fino 9 anni: gratis Audioguida opzionale: €3,50. |
Prenotazioni | Obbligatorie online, con fascia oraria riservata. Tolleranza: +15 min. |
Regole | Vietate foto/video, passeggini, cibo, cellulari. Obbligatorio mantenere silenzio. |
Servizi | Bookshop, Wi-Fi gratuito, audioguide multilingue. |
Accessibilità | Navata e sacrestia accessibili in sedia a rotelle; sotterraneo non accessibile. |
Come raggiungere il Cristo Velato
Come raggiungere il Cristo Velato
La Cappella Sansevero si trova in Via Francesco de Sanctis 19/21, a pochi metri dalla Chiesa di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico di Napoli.
L'auto non è un'opzione praticabile per raggiungere il Cristo Velato, dal momento che la Cappella sorge in una Zona a Traffico Limitato. La soluzione ideale, per chi arriva a Napoli in auto, è quindi quella di parcheggiare la macchina fuori dal centro e di muoversi a piedi oppure utilizzando mezzi pubblici o taxi.
Per chi arriva in autostrada, l'opzione migliore consiste nel prendere l'uscita Porto e lasciare l'auto al parcheggio Brin. Da qui, la Cappella Sansevero si raggiunge con il bus 154 che passa su via Volta (scendere alla fermata Marchese Campodisola). Un'alternativa valida è il parcheggio di via Mancini, nei pressi di piazza Garibaldi.
Da piazza Garibaldi, dove sorge la Stazione Centrale di Napoli, è possibile raggiungere il Cristo Velato con una passeggiata di circa mezz'ora (la distanza da percorrere è di due chilometri), oppure con diversi mezzi pubblici:
Bus 151/tram 1 (o servizio 601 sostitutivo), scendere in via Nuova Marina (in corrispondenza dell’incrocio con via Porta di Massa) e proseguire a piedi per via Mezzocannone;
Metro Linea 1 (scendere alla fermata Università o Dante);
Metro Linea 2 (scendere alla fermata Cavour);
Filobus 202 oppure bus R2 (scendere al corso Umberto, altezza via Tari).
Chi arriva a Napoli in aereo, può prendere l'Alibus fino a piazza Municipio, e da lì proseguire a piedi o con la Metro Linea 1 (scendere alla fermata Dante).
Chi viaggia in nave (aliscafo o crociera) può prendere la Metro Linea 1 da piazza Municipio e scendere alla fermata Dante o arrivare a piedi con una passeggiata di circa 40 minuti.
Consigli pratici per la visita
Consigli pratici per la visita
Prenota i biglietti online con anticipo
Evita i weekend e vai al mattino presto o durante la pausa pranzo
Considera l’inverno per meno folla
Usa l’audioguida per scoprire simboli e leggende
Arriva con qualche minuto di anticipo
Porta un marsupio o fascia se viaggi con bambini (i passeggini non sono ammessi)
Non è permesso scattare foto o video
Dedica almeno un’ora alla visita completa
Indossa scarpe comode: il centro è pedonale
Affidati al GPS, la cappella non è ben segnalata
Dove mangiare nei dintorni
Dove mangiare nei dintorni
Il centro storico di Napoli è pieno di pizzerie, trattorie e ristoranti, ma anche di locali che servono dolci e street food. Non sarà difficile mangiare qualcosa di tipico prima o dopo la visita del Cristo Velato.
Per la pizza, una valida alternativa alle pizzerie più note (e spesso con lunghissimi tempi di attesa, è Donna Sofia in via dei Tribunali 89. Il ristorante 120 Grammi, in via Mezzocannone, serve invece spaghetti in tutte le salse, disponibili anche da asporto in speciali box take away. Per assaggiare il tipico fritto napoletano, invece, c'è la Friggitoria Verace in Via San Pietro a Maiella.
Un'ottima opzione in zona è anche il ristorante Tandem che invece offre solo il tipico ragù napoletano da provare con diversi tipi di pasta o anche in una ciotola in cui intingere il pane.
FAQ - Domande frequenti
Perché il Cristo Velato è considerato un capolavoro unico?
Per l’incredibile realismo del velo di marmo scolpito da Giuseppe Sanmartino nel 1753. Antonio Canova dichiarò che avrebbe dato dieci anni di vita pur di esserne l’autore. Il velo simboleggia purezza e sacrificio, rivelando al tempo stesso il dolore della Passione.
Si possono fare tour privati del Cristo Velato?
Sì, è possibile prenotare visite private in italiano della durata di 30 minuti, direttamente sul sito ufficiale della Cappella Sansevero.
La visita è adatta ai bambini?
Molti genitori la consigliano per bambini dai 6 anni in su. L'audioguida è disponibile anche nella versione per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni, ed è molto consigliata dai visitatori. I bambini più piccoli potrebbero trovare impressionanti le Macchine Anatomiche conservate nella Cavea, ma queste non sono direttamente visibili dalla navata dove è esposto il Cristo Velato insieme alle altre sculture. Meglio usare un marsupio per i neonati, dato che i passeggini non sono ammessi.
Quanto tempo serve per la visita?
Molti visitatori dedicano almeno 20–30 minuti al Cristo Velato e circa 45–60 minuti all’intera Cappella. L’esperienza è intensa e vale la pena prendersi il tempo di osservare da diverse angolazioni
Cosa sono le Macchine Anatomiche?
Due scheletri, un uomo e una donna, con l’apparato circolatorio ricostruito nei minimi dettagli. La leggenda diceva che fossero il risultato di esperimenti alchemici su corpi vivi, ma studi recenti hanno dimostrato che sono realizzati con cera, fili di ferro e seta.
Che cosa rappresentano Pudicizia e Disinganno?
La Pudicizia di Corradini è un tributo alla madre del Principe e richiama la dea Iside velata. Il Disinganno di Queirolo raffigura un uomo che si libera dalla rete del peccato, guidato dalla fede. Entrambe fanno parte del percorso simbolico della Cappella.
Ci sono servizi disponibili all’interno?
Sì, ci sono un piccolo bookshop, Wi-Fi gratuito e audioguide in più lingue. I bagni sono presenti.
Quali attrazioni ci sono vicino al Cristo Velato?
A pochi passi trovi la Chiesa di San Domenico Maggiore, la Napoli Sotterranea, il Duomo con il Tesoro di San Gennaro e San Gregorio Armeno. È una tappa perfetta all'interno di un itinerario a piedi nel centro storico.